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Tenute Mantegna: la Storia oltre ogni cambiamento.

Le cantine Tenute Mantegna sono parte di una Storia che va oltre ogni cambiamento!

Le cantine Tenute Mantegna sono baluardo di un’antichissima storia che ha attraversato invariata ogni cambiamento.

Gli archivi storici riportano che in Basilicata agli inizi del ‘900 Irsina (antica Montepeloso) e Tricarico erano le uniche zone di riferimento per il prezzo del vino.
Non poteva essere diversamente perché la cultura della vite era presente, tra queste dolci colline, già duemilacinquecento anni fa.
Irtium (latino di Montepeloso) e Tricaricum erano baricentro della Lucania, ai confini della regione pre-romana nota come Enotria. Quest’area indicava proprio la terra della coltivazione della vite col supporto di un palo.
E’ sfogliando questa storia che sono nate le Tenute Mantegna. L’imprenditore irsinese Domenico Amenta ristruttura nel 2000 un antico casale tra le colline più belle del paese. Al casale è annesso un appezzamento di terreno dove Domenico coltiva con passione uve aglianico.
Gli eccellenti risultati ottenuti in questo terroir dalle caratteristiche uniche spingono Domenico a trasformare la passione in un’attività strutturata. Domenico lascia il posto a Davide Amenta e a questi si unisce il tricaricese Salvatore Auletta. Hanno origine così le Tenute Mantegna.

La produzione.

In oltre 15 anni di attività Davide e Salvatore hanno selezionato viti, uve e tecniche di vinificazione arrivando al traguardo di 7 etichette da 3 vitigni. Ad Irsina oggi si producono 3 vini rossi da uve aglianico, 1 rosso da primitivo, 2 bianchi da greco,  1 rosato anche esso da aglianico.

I rossi.

La sapienza antica ha trovato espressione nelle moderne tecniche di vinificazione. Tanto studio, processi più precisi e attenzione alla qualità permettono di assemblare vini unici. I vitigni di riferimento sono l’aglianico ed il primitivo. Le vigne si trovano ad un altitudine compresa tra i 400 ed i 600 metri sul livello del mare. Le viti allevate a Guyot hanno una resa media di 70q per ettaro. La giusta esposizione ed il terreno particolarmente votato permettono di ottenere 4 vini più unici che rari.

Colori intensi che vanno dal rosso porpora al rosso rubino, limpidi, abbastanza consistenti; sentori intensi, fini, persistenti o molto persistenti. Soprattutto avvolgenti, caldi che restituiscono il senso della solidità e della certezza. Dall’aglianico si assemblano il Tricaricum, il Mistero ed il Mistero Edizione Limitata; dal primitivo nasce il Vigna del Casale. La marcata presenza dei sentori tipici e il  particolare terroir di provenienza rendono questi vini differenti e tipici. Il Tricaricum ed il Mistero sono più morbidi, meno sapidi e meno tannici degli aglianici di altre zone della Basilicata. Il Vigna del Casale è un primitivo meno ruffino “più sulle sue” rispetto ai primitivi di altre zone. Morbidi ma decisi, un po’ ruffiani ma sempre forti e determinati i vitigni di quest’area della Basilicata sono un mondo a parte. Un mondo tutto da scoprire.

I bianchi ed il rosato.

La collina dell’entroterra materano: un paesaggio da vivere soprattutto nelle tonalità dei rossi delle albe e dei tramonti. Rossi tenui, pastello o come direbbero i sommelier: rosari. Il Montepeloso Rosato ha i riflessi tenui del rosso, rosati appunto, cerasuoli come direbbero gli enologi. Vino schietto, deciso ma anche versatile. Si sposa bene con molti primi e secondi di carne bianca, con la pizza ma se servito fresco è un perfetto aperitivo o un originale “after hour”. I sentori di frutta fresca lo fanno essere un vino allegro, di compagnia. Sorride e fa sorridere. Diverte senza mai essere eccessivo. Fa danzare senza mai scadere nella sfrenatezza.

Stesso territorio, stesso clima, identico amore e medesima cura della vinificazione, ma per il bianco, Mantegna vini, ha scelto un vitigno perfettamente vocato all’area: il Greco. Sia nella versione originaria che in Edizione Limitata questo bianco offre sensazioni di eleganza e nobiltà che vanno al di là di ogni aspettativa. Giallo paglierino, sentori fruttati, sapore secco ma non spigoloso. Si accompagna con primi di pesce, formaggi e carni bianche.

Per l’eredità di cui è detentrice e per la tecnica di vinificazione la cantina Tenute Mantegna si identifica in due frasi: la storia al di la di ogni cambiamento e sentori e profumi dei tuoi ricordi. Vogliamo chiudere questa presentazione con questi due timbri, semplici da ricordare ma forti nel proprio messaggio.

 

 

 

 

 

 

 

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